Il sesso è ormai sdoganato da molteplici punti di vista, sebbene sussistano ancora oggi degli argomenti o delle pratiche sessuali che non sono viste di buon occhio dalle persone. Una di queste è sicuramente il sesso anale, una pratica che può donare molto piacere sia alla donna che all’uomo, ma che richiede una grande apertura mentale e soprattutto un approccio diverso alla penetrazione, per evitare di subire dei danni o provare dolore, sia a lui che a lei.
Oltre alla grande carica sessuale che si sprigiona durante un rapporto anale, coincidente con intensi orgasmi, un altro dei motivi per cui è bene praticarlo è relativo anche ad una sfera psicologica: quella dell’infrangere il tabù sociale che vede l’ano come una parte intoccabile del corpo. Praticarlo significa essere andati oltre gli stereotipi sociali, aumentando la relazione e l’intesa con il proprio partner, oltre che il proprio novero di esperienze. Di seguito, questa piccola guida alla pratica del sesso anale vi aiuterà a superare questo ostacolo e godere anche voi dal grande piacere derivante da questa pratica.
Rompere la paura del sesso anale
Innanzitutto, qualora il desiderio di avere un rapporto anale nasca da una delle due parti, è bene considerare in primis che l’aspetto più importante da tenere in considerazione è quello psicologico. Non tutte le persone sono mentalmente aperte a questo tipo di esperienze e ci sono sopratutto fra il gentil sesso, molte donne che hanno paura della penetrazione anale e, in misura minore, anche gli uomini. Per superarla e aprire il rapporto di coppia è bene avviare un dialogo sincero fra i componenti della coppia, che verta sulla ponderazione dei benefici di praticarlo.
Il sesso anale infatti porta una grande soddisfazione sessuale per via delle innumerevoli terminazioni nervose presenti sul retto e, se bene eseguito, nessun fastidio o dolore. E’ bene puntualizzare questo aspetto mentre, al contempo, si cerca di infrangere quel tabù mentale che porta a considerare l’ano come una zona sacra. L’importante è che alla fine del dialogo ci sia piena convinzione fra i partner di avere questo rapporto, in modo da garantirne una perfetta riuscita senza dolorose problematiche.
I preparativi al sesso anale
A differenza del sesso vaginale, quello anale deve essere preparato e studiato per bene prima di essere messo in pratica. L’ano non si inumidisce naturalmente come la vagina e, per questo motivo, deve essere accompagnato da un lubrificante adeguato per evitare di danneggiare le pareti del retto o l’anatomia del pene. Passare il lubrificante in maniera adeguata sia sul pene che sull’ano della donna faciliterà di molto la penetrazione, senza guastare il piacere.
Inoltre, è fondamentale anche il desiderio sessuale. Per questo motivo, prima di praticare la penetrazione anale è bene riscaldarsi con dei preliminari che coinvolgano la vagina e il pene, come la stimolazione clitoridea o la fellatio. Comportatevi naturalmente, come se fosse un rapporto sessuale normale. Questo vi aiuterà a rilassarvi e, alla donna, dilatare l’ano: per aiutare questo aspettato, il partner che si occuperà della penetrazione può aiutare la procedura inserendo delle dita, muovendole lentamente.
Come comportarsi durante un rapporto anale
Quando siete pronti a compiere il sesso anale, è bene osservare delle piccole pratiche di comportamento fondamentali per rendere l’esperienza piacevole. Innanzitutto, la lentezza è fondamentale: rilassati e accompagna la penetrazione con piccoli movimenti ondulatori, senza esagerare altrimenti potresti fare del male a te stesso e a chi riceve la penetrazione.
Anche la posizione per il sesso anale è fondamentale. Messa da parte la classica pecorina, che è una posizione idonea al sesso anale, ne esistono alcune di più indicate che facilitano ancora di più la penetrazione senza fare male all’ano. La posizione del cucchiaio, dove chi penetra è sdraiato su un lato dietro la schiena del partner dilata bene l’ano ed è molto comoda per le prime volte.
L’incudine per il sessoanale è una posizione che favorisce il piacere ma è fortemente stancante, richiedendo inoltre la necessità di dover sollevare la schiena di chi riceve la penetrazione con un cuscino in modo da fare insorgere più tardi la fatica.